La protagonista di questa storia è la titolare di una piccola ditta qui del paesiello, che un bel giorno decide di sfruttare quel po' di turismo estivo che si crea a Remolino e mettersi a vendere dei souvenir, prodotti dalla sua ditta, mettendo su un piccolo baracchino proprio nei pressi del fiume. Quello che le serve è una semplice autorizzazione comunale per la concessione di qualche metro necessario a svolgere l'attività di vendita.
Fa la richiesta al comune ma il sindaco comincia ad aver da ridire su tutto, a cominciare dalla semplice richiesta, la cui premessa (della domanda), non è di suo gradimento. Altre richieste sono state fatte, altre persone già lavorano nei pressi del fiume e tutto è andato liscio come l'olio. In questo caso sembra esserci qualcosa di diverso, troppe richieste, troppo puntiglio.... per farla breve, alla fine la nostra aspirante venditrice è costretta a desistere e a rinunciare all'idea, con l'ovvia perdita di guadagno che ne deriva. E non è cosa da poco, perchè alla sua numerosa famiglia qualche soldo in più non avrebbe dispiaciuto.
Dopo non molto tempo, si scopre quello che per molti (lei compresa), era già un macabro presentimento: purtroppo lei ha un grave difetto; difetto che vi facciamo svelare direttamente dalla bocca di uno del "giro" dell'Amm.: "Ma come lo volevi avere il permesso, non lo sai che sei la sorella di..." . E' quasi inutile a questo punto specificare chi è questo parente: un abitante della zona della.... strada. Sembra assurdo, ma purtroppo è la verità, in questo paese ci sono persone punite anche solo per un vincolo di parentela.
Non riusciamo a farcene una ragione: si è capito che alcune persone, incluse nella lista nera, che uno si immagina colpevoli di chissà quali turpi reati, non devono "campare" più: ma perlomeno lasciamo stare i parenti! Ci viene stupidamente da chiedere: ma fino a che grado di parentela le persone si devono preoccupare?