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Idee per cambiare Felitto

di Giuseppe Pagnotto (10 October 2003)

Inserito nel sito, nella sezione politica, un contributo esterno (non dello staff del sito) intitolato Idee per cambiare Felitto.

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PREMESSA

Quando iniziai a buttare giu' qualche idea per cambiare Felitto pensavo di cavarmela alla svelta invece man mano che analizzavo ed approfondivo un problema ne saltavano fuori tanti altri, forse meno evidenti ad un'analisi superficiale, ma importanti quanto quello di partenza se non di piu'.

Insomma mi sentivo come quei cavalieri antichi delle favole che ammazzavano il drago dalle molte teste e non finivano mai di tagliare perché, tagliata una testa, ne spuntavano subito cento altre!

Le idee erano inizialmente solo cinque, poi sono salite a otto, poi lievitate a quattordici ..........poi ho dovuto smettere altrimenti questo testo sarebbe diventato un librone grosso quanto una Bibbia!

Scherzi a parte, i problemi o solo le "cose che non vanno" in questo paese sono tantissime, lo stato di torpore, di lassismo, di assenza di regole e leggi in cui l'hanno precipitato quasi cinquant'anni di pessimo governo comunale, è ormai insostenibile e mortificante e impone una svolta radicale.

Naturalmente queste idee sono mie per modo di dire:mi sono limitato a svilupparle perchè il materiale, i "mattoni" necessari per costruirle me li avete forniti Voi Cittadini di Felitto, con i vostri discorsi, i vostri commenti, alle volte con i vostri silenzi piu' espliciti e significativi di lunghe prolusioni.

Le "idee" sono esposte in ordine alfabetico, non per importanza perché sono tutte importanti, ma per facilità di consultazione.

Ho cercato di commentare il meno possibile la mia esposizione, salvo i casi dov'era impossibile non farlo, in modo da dare un quadro quanto piu' completo e reale della situazione politica, amministrativa e sociale, insomma dello "stato" attuale del nostro paese:lascio a voi, amici di Felitto, l'onere di giudicare se quanto esposto è veritiero, falso o volutamente forzato.

Il quadro, a mio parere, è desolante e impone una svolta radicale nella vita politico-amministrativa del nostro Paese pena la sua decadenza, il suo trasformarsi in tempi brevissimi in un paese di soli pensionati, senza forze produttive e senza tessuto socio-economico.

I tempi dei giochetti, delle pantomime, dell'amministrazione della cosa pubblica non in nome del bene comune ma del "favore" o della "promessa di favore" per i singoli deve definitivamente tramontare e deve sorgere una stagione di giustizia, di privilegio della pubblica utilità, di trasparenza negli atti amministrativi, di partecipazione dei cittadini alle decisioni, di soluzioni pensate ed attuate per risolvere i problemi fondamentali del nostro Paese:non sarà facile perché per anni sono state sparsi a piene mani da parte di chi, per condizione sociale e carica amministrativa aveva il dovere di educare la popolazione, i veleni della furbizia, del favore personale, del Comune concepito come "cosa propria" della parte vincente, dell'ingiustizia, dei "due pesi e due misure".

Il danno prodotto alla nostra comunità da questi "cattivi maestri" è duplice perché hanno ridotto il Paese nelle condizioni che sono sotto gli occhi di tutti e hanno diseducato i giovani e tutti i cittadini dando pessimo esempio e facendo credere che le Amministrazioni che hanno governato Felitto siano le sole e le migliori possibili.

E' necessario quindi formare una nuova "classe politica" che rompa in maniera netta con il passato da cui non può venire niente di buono e che concepisca la politica nell'accezione piu' nobile del termine , come "dinamicità di interessi a vantaggio della collettività nella quale i singoli cittadini avrebbero trovato la realizzazione delle proprie aspettative economiche e sociali" (Platone) e non come garanzia e soddisfacimento di piccoli interessi di pochi.

Spero adesso che tutti quelli che hanno intenzione di proporsi per amministrare questo Paese, abbiano, non dico il coraggio perché non stimo ciò iniziativa particolarmente coraggiosa, ma la dirittura morale e il rispetto verso di Voi di esporVi anch'essi le loro "idee" e di non venire a chiederVi i voti a scatola chiusa, all'insegna del "pensiamo a vincere e poi si vede".

Ovviamente sono a disposizione di tutti Voi, nei limiti del mio tempo, per discutere, chiarire, anche correggere quanto ho esposto e di cui mi assumo piena responsabilità:questo documento non è blindato, è aperto tutti e ciascuno potrà migliorarlo con il proprio contributo di idee, esperienza, fantasia, voglia di impegnarsi per cambiare Felitto e per farne un paese di giustizia, chiarezza, ordine.

Nel ringraziarVi dell'attenzione e sperando di non annoiarVi, Vi auguro buona lettura.

AMBIENTE E TERRITORIO

Nel territorio di Felitto sono presenti dei fattori d'inquinamento molto pericolosi per la salute pubblica:

Sono poi sotto gli occhi di tutti vari e ripetuti episodi di danneggiamento di strutture pubbliche, strade in particolare, dovuti a comportamenti irresponsabili di singole persone quali il transito di mezzi cingolati sprovvisti di pattini, mancata raccolta e rimozione dei residui delle potature causa di intasamento di cunette, attraversamenti abusivi di fossi di scolo e torrenti, apertura abusiva di piste, mancata regimentazione delle acque nei terreni adiacenti alle strade comunali, tutti comportamenti incivili che possono sembrare innocui ma che molto spesso, appena appena piove, procurano danni notevolissimi alle strade comunali imponendo lavori di riparazione difficili e molto costosi.

Che fare?

AREA REMOLINO-GOLE DEL CALORE

Le "Gole del Calore" e l'area di "Remolino" dovevano essere un luogo di quiete, di studio, la mèta di un turismo soprattutto culturale capace, se associato al recupero del centro storico, di portare anche uno sviluppo economico continuo e duraturo nel nostro paese:sono invece diventate, complice la colpevole, assurda latitanza dell'Amministrazione Comunale cui spetta la gestione e la sorveglianza di queste aree, un inferno di rumori, di puzze, d'inquinamento di tutti generi, d'immondizia, la mèta di un "turismo" becèro, il "turismo" domenicale, ferragostano, pasquettaro che, scacciato da altri posti "ripuliti" e sorvegliati, si riversa da noi, dove tutto è tollerato, tutto è permesso, anche che le auto sostino nell'acqua del fiume!

E' anche diventato un posto pericoloso se è vero che a Ferragosto addirittura, sulla "Palata" c'erano dei ragazzi che si tiravano bottiglie di vetro.........

Non è un problema di ambiente, di aree protette od altro:ciò che è avvenuto il 15 Agosto scorso a Remolino è intollerabile in qualsiasi posto!

Forse non è superfluo ricordare che neppure tantissimo tempo fa, Remolino era, nell'ambito del tratto felittese del Calore allora non inquinato, il posto con le acque piu' pulite perciò scelto dalle donne per lavare i panni, la lana e, senza regole o disposizioni scritte, il posto era rispettato, nessuno di azzardava a fare qualcosa che potesse inquinare o solo intorbidare l'acqua:non era permessa, a Remolino, neppure la macerazione del lino!

Continuando così i risultati a breve scadenza sono facilmente immaginabili:

Che fare?

ANZIANI

Notevolissima parte della popolazione di Felitto è costituita da anziani, molti dei quali di condizioni economiche modeste e soprattutto bisognosi di assistenza continua.

In cosa consiste attualmente l'intervento pubblico a sostegno degli anziani?

Che fare?

BILANCIO PARTECIPATIVO

Introduzione nell'amministrazione della cosa pubblica del "bilancio partecipativo", un processo di democrazia diretta attraverso cui i cittadini scelgono autonomamente ogni anno come e dove investire una parte delle risorse del municipio.

In particolare questa forma di democrazia diretta presuppone la rinuncia degli Amministratori a vaste fette dei privilegi insiti nel loro potere decisionale, l'attenzione ai più deboli, lo stimolo a far sviluppare ai cittadini una forte coscienza critica verso l'operato dei propri eletti, l'aggravio contributivo ai più ricchi, la lotta alla speculazione, la costruzione della trasparenza decisionale, la socializzazione di ogni occasione di guadagno offerta ai privati, la costruzione della sostenibilità ambientale come principio condiviso.

Il bilancio partecipativo è il presupposto per costruire giustizia distributiva e democraticità decisionale, è un "patto sociale" tra Comune e cittadini, in cui il Comune s'impegna a dar concretezza, visibilità e risposte efficaci a proposte e indicazioni di questi ultimi.

CENTRO STORICO

Il centro storico Felitto, caso raro se non unico, è affacciato sull'Oasi naturale delle "Gole del Calore" anzi saldato con essa in un unico blocco di natura incontaminata, di paesaggi di straordinaria bellezza, di boschi, di verdi sentieri, di vicoli, piazzette, archi, scale, case, torri, portali di bianca pietra calcarea a volte venata di rosa, ingrigita dal tempo.

E' indubbio che tale situazione racchiude una straordinaria potenzialità di sviluppo turistico con risvolti economici ed occupazionali interessanti:
ebbene allo stato chi volesse ristrutturare degli immobili nel centro storico per allogarvi un'attività turistica(albergo, pensione, posto di ristoro) o solo la sua abitazione non potrebbe farlo se non abusivamente, in quanto nel centro storico, stralciato dal P.R.G., è previsto il solo restauro conservativo.

Qualcuno dovrebbe spiegarci perché il Piano di Recupero del Centro Storico, costato al Comune un bel po' di soldi, dov'erano previsti tutti gli interventi possibili, è stato inopinatamente fatto decadere e che senso ha fare progetti d'intervento nel centro storico quando è noto che la condizione indispensabile per intervenire nel centro storico, per i privati, è la presenza del Piano di Recupero:è come se uno pretendesse di andare a caccia dopo aver buttato il fucile nel pozzo!

Che fare?

DIFENSORE CIVICO

Molto spesso i cittadini, a fronte delle loro legittime richieste di chiarimenti per decisioni o comportamenti amministrativi dai quali ritengono a torto o a ragione di essere danneggiati o discriminati, ricevono, dagli amministratori e/o dal personale, risposte vaghe, evanescenti e contraddittorie che il piu' delle volte si traducono in "scaricabarile" non proprio edificanti:ne derivano sfiducia nei confronti della conduzione della cosa pubblica, malumori, frustrazione, senso d'ingiustizia, negazione del diritto dei cittadini ad essere informati chiaramente in merito agli atti amministrativi che li riguardano, tutti fattori che avvelenano la civile convivenza in una comunità come la nostra.

Che fare?

Istituire la figura del Difensore civico.

Il Difensore civico comunale non è un avvocato, né un magistrato, né un politico, ma un cittadino eletto dal Consiglio Comunale, chiamato in piena autonomia a difendere i diritti e gli interessi dei cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione, nel rispetto dei principi di imparzialità, efficienza, equità, trasparenza. Con la legge 340/2000 (Disposizioni per la delegificazione e la semplificazione dei procedimenti amministrativi), viene introdotta, attraverso l'articolo 15, una nuova specifica competenza del Difensore civico in materia di accesso ai documenti amministrativi. La nuova disciplina stabilisce infatti che, qualora il cittadino non riesca ad ottenere un risultato utile alla domanda di accesso avanzata all'amministrazione che ha prodotto o detenga il documento, può presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale, oppure richiedere, nello stesso termine, l'intervento alternativo del Difensore civico competente.

DONNE

Il disagio della condizione femminile a Felitto, delle donne che non hanno un'occupazione fissa, è ben evidenziato da un episodio poco edificante che vede protagonisti alcune donne "impiegate" per pochi giorni, per poche ore al giorno e per pochi euro nell'assistenza degli anziani, il Comune di Felitto e una Cooperativa di servizi:a quattro mesi dal termine del servizio, queste signore e signorine non hanno visto una lira o meglio un euro!

Eppure si tratta di pochi spiccioli, un centinaio di euro ciascuna! Il piu' taccagno dei "padroni" certamente non si comporta così!

Che fare?

Il problema dell'occupazione femminile s'inserisce nel quadro generale dell'occupazione a Felitto ed ogni azione amministrativa volta a creare o favorire l'occupazione deve riguardare ovviamente anche le donne.

Per quanto riguarda poi specificamente il settore dell'assistenza agli anziani, è necessario che i fondi pubblici previsti siano gestiti direttamente dal Comune, senza intermediari quali cooperative o altro che, dovendo ricavare il loro utile, trattengono un cospicua parte delle somme e allungano in maniera insopportabile i tempi di pagamento del personale impiegato.

L'attivazione di leggi ad hoc, legge "imprenditoria femminile" in particolare, deve essere favorita dall'Amministrazione Comunale in termini di divulgazione, informazione, facilitazione di tutti gli aspetti burocratici, perché vengano costituite delle imprese femminili che operino nei servizi e, data l'ormai affermata "conoscenza" del "fusillo felittese", nel campo della produzione e della commercializzazione dei prodotti tipici.

FELITTESI ALL'ESTERO

Generazioni di Felittesi sono stati costretti a cercare lavoro all'estero:di essi parecchi sono rientrati ma un buon numero rimane ancora fuori.

Essi, soprattutto negli anni che vanno dal sessanta al novanta, hanno rappresentato per il nostro paese, con le loro rimesse, un formidabile se non unico fattore di sviluppo economico:hanno costruito case, hanno impiantato attività, hanno rimesso in coltura ettari ed ettari di terreni abbandonati o malcoltivati.Anche oggi sono una risorsa importantissima per l'economia del paese in quanto rappresentano la parte "attiva" piu' numerosa della popolazione:i Felittesi dotati di un lavoro stabile sono probabilmente piu' numerosi all'estero che a Felitto!

Ebbene questi Felittesi così determinanti mai sono stati considerati dalle Amministrazioni di Felitto, mai sono stati coinvolti nella gestione della cosa pubblica!

Ci si è ricordati di loro, qualche volta, soltanto qualche mese prima delle elezioni con la gita all'estero del candidato di turno in cerca di voti:troppo poco!

Che fare?

GIOVANI ED OCCUPAZIONE

Il discorso per i giovani in termini di lavoro si esaurisce in maniera molto rapida perché a Felitto, allo stato, non esistono prospettive di occupazione a meno che non si vogliano considerare "occupazione" quei lavoretti saltuari e sottopagati al limite dello sfruttamento in cui, occasionalmente e per periodi limitati, sono coinvolti.

Il risultato e che molti di essi cercano altrove sistemazioni piu' remunerative e dignitose con conseguente impoverimento della popolazione delle forze piu' giovani e vitali, di quelle forze che, in ultima analisi, rappresentano il futuro politico-amministrativo ed economico della nostra comunità.

Di fronte alla "fame" di lavoro soprattutto da parte dei giovani, un'Amministrazione comunale ha il dovere di fare appello a tutte le risorse locali per favorire il nascere di posti di lavoro.

Che fare?

"MACCHINA COMUNALE"

La "macchina comunale" rassomiglia sempre di piu' all'esercito di una qualche "repubblica delle banane" o, se preferite, all' "esercito di Franceschiello":molti generali(dirigenti) e pochi soldati con costi notevolissimi ed efficienza molto discutibile.

Bollette Ici cervellotiche, bollette dell'acqua e della spazzatura inoltrate ai cittadini dopo anni, lungaggini inammissibili nell'espletamento di pratiche burocratiche anche banali, trasparenza inesistente, scarsa informazione o addirittura disinformazione dei cittadini sugli atti amministrativi che li riguardano, carenza di personale in settori-chiave quali l'Ufficio Tecnico e "surplus" in altri settori sono la dimostrazione di come la strutturazione e la resa della "macchina amministrativa" in termini di servizi ai cittadini non sia in linea con i suoi costi.

Che fare?

Nell'ambito del Comune inteso come "azienda" che "produce" servizi per i cittadini, la coniugazione della "qualità" dei servizi e la soddisfazione dei cittadini con costi giusti ed accettabili per la comunità, diventa operazione doverosa ed indispensabile.

L Amministrazione Comunale ha il dovere di comportarsi come un qualsiasi imprenditore privato, anche il piu' sprovveduto, che di fronte a costi elevati e risultati deludenti della sua azienda, procede ad un'analisi attenta dei processi aziendali per portare l'azienda alla "normalità".

Analizzare quindi la macchina amministrativa e ristrutturarla dov'è necessario ovviamente con serenità e giustizia ma anche con molta fermezza eliminando eventuali "rendite di posizione" o "nicchie di privilegio" o "forzature" che purtroppo molto spesso si costituiscono quando il momento amministrativo è permanentemente condizionato e sovrastato dal momento elettorale, cioè dalla ricerca e dal mantenimento del consenso ad ogni costo.

OPERE PUBBLICHE

Tutte le Amministrazioni di Felitto, in materia di opere pubbliche, si sono mosse sempre tenendo a base un principio per niente condivisibile e non sempre favorevole ai cittadini:che un'opera pubblica bisogna comunque farla anche se inutile e dispendiosa o meno necessaria di altre.Aggiungasi che le opere spesso sono state realizzate nei posti sbagliati e la conseguenza è che una notevole parte delle opere pubbliche realizzate a Felitto non sono fruibili per i cittadini(impianti sportivi, edifici scolastici, ecc.):insomma i cittadini hanno sopportato anche mutui che hanno contribuito al dissesto amministrativo con tutte le conseguenze negative annesse, senza averne il minimo vantaggio.

Ancora piu' opinabile è stata spesso la fase realizzativa delle opere:lungaggini inspiegabili, tempi di realizzazione lunghissimi, soluzioni incomprensibili, "pericolosità" soprattutto in alcune strade(S.Martino-Cimitero)

E' necessario cambiare radicalmente rotta.

Che fare?

PROBLEMA DELL'ACQUA

7l/sec=7*24*3600*365=604800/100=6004ql/giorno

è la portata della sorgente "Maiore", misurata in periodo di secca nel Settembre 2001:poiché, per legge la dotazione idrica per abitante è 2-2, 5ql, la portata della sorgente "Maiore".è sufficiente, anche in periodo di secca, per una popolazione doppia di quella Felitto.

Credo inutile commentare la tragicomica situazione della popolazione di Felitto perennemente afflitta da problemi d'acqua e un "tesoro" d'acqua, sorgente nel territorio di Felitto, che se ne va in malora!

Che fare?:

SPORT E TEMPO LIBERO

Se credessi nel malocchio, dovrei convincermi che, per una specie di maleficio, i i bambini, i ragazzi, i giovani di Felitto siano stati condannati, per le generazioni passate presenti e future, a non poter praticare sports, neanche il comunissimo calcio:naturalmente il malocchio c'entra per niente, la colpa dell'impossibilità di fare sport a Felitto, è nella scelta cieca, ostinata, assurda, da parte di tutte le Amministrazioni di Felitto, da quarant'anni, di buttare nell'area "Conche", letteralmente una montagna di soldi, per costruire impianti sportivi "fantasma" durati lo spazio di un mattino!

Vogliamo ricordare nell'ordine?

Insomma una montagna di denaro pubblico, anche mutui, buttati al vento per partorire il misero, asfittico topolino di una piscina che, fino a quando durerà, funzionerà un mese all'anno:malgrado questi precedenti, con diabolica perseveranza, si vogliono ancora buttare soldi in quell'area per costruirvi ancora degli impianti sportivi che faranno la fine dei precedenti!

Intanto a giovani, adolescenti, bambini continua ad essere negata la possibilità di praticare sport, mancando nel paese le strutture minime, sportive e culturali, perché essi possano vivere, crescere e svilupparsi in piena armonia .

Che fare ?

E' proprio così difficile pensare ad un'altra area, oppure pur di "far vedere" di far qualcosa, non si esita a sciupare il pubblico denaro in operazioni che, dati i precedenti, sarebbe opportuno valutare con maggiore cautela?

VIVIBILITA'

Non si può dire che Felitto sia un paese vivibile:

Che fare?