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Storia della rapina

(12 September 2006)

Nessuno se lo sarebbe mai aspettato e naturalmente è successo. Alcuni abitanti di Felitto, paese tranquillo sotto molti aspetti, sono stati vittima di furti in casa, mentre dormivano.

La storia risale a quasi 3 anni fa e non l'avevo pubblicata perchè non ero soddisfatto... ve la propongo adesso, così come l'avevo lasciata.

Eravamo in pieno periodo natalizio, precisamente il 23 dicembre (2002). Quella sera stavo passando le ultime ore della giornata davanti al computer e, diversamente dal solito, decisi di andare a dormire presto, alle 2. Presto perchè, come succede ogni volta che sto in vacanza a Felitto, il mio fusorario era spostato terribilmente in avanti. Quella sera all'ennesimo richiamo di mamma "Già, vieni a ddorme!", avevo risposto con il mio solito, "Mo vengo ma'" . Di solito quel "mo'" può arrivare a durare anche due, tre ore. Quella sera decisi di fare la scelta che più o meno faccio una volta all'anno: fare il cristiano e andare subito a dormire.

buco

Una volta nella mia stanza, è successo quello che già sospettavo. Proprio per aver anticipato l'ora della nanna non riuscivo a prendere sonno. Di sicuro sono andato avanti a rigirarmi per un po' di tempo, fino a quando non ho sentito aprire la mia porta. Non ricordo se stavo dormendo o no; resta il fatto che mi sentivo un po' intontito e ci ho messo un po' a realizzare quello che stava succedendo. Era mia madre: a casa era arrivata una telefonata dai vicini (Gianluigi) tutti sconvolti per aver ricevuto una visita non gradita. Dopo un primo momento di incredulità, ci siamo messi a girare per casa per controllare se anche a noi era toccata la stessa sorte. Dopo pochissimo tempo esce tutta trionfante mia madre dalla cucina: "No, a noi non hanno rubato niente". In cucina, in bella mostra, c'erano dei soldi che nessuno aveva toccato. Ma quando mai :). Mio padre, da un'altra zona della casa, ci porta novità: non trova più i soldi che aveva nella tasca dei pantaloni.

E non erano neanche pochi! Manco a farlo apposta, quel giorno era successa una cosa molto strana, direi irripetibile: era stato pagato da un cliente... e pure in anticipo.

Tuttavia la sentenza definitiva sul fatto di aver ricevuto visite, l'ho avuta io. Entrato nella stanza che avevo lasciato due ore prima (erano circa le 4:30), non ho trovato più il giubbino appeso alla sedia. Del portafogli neanche l'ombra. Più tardi ritroveremo il giubbino buttato in giardino, ma del mio portafogli e dei miei documenti (identità, patente, carta studenti) non avrò mai più notizie.

Ricostruzione

I ladri erano entrati proprio da quella stanza: prima hanno fatto un buco nella porta balcone (indisturbati perchè la porta di quella stanza l'avevo chiusa e non si sentiva rumore); poi con l'aiuto di un ferro fatto passare nel buco hanno girato la maniglia. Il ferro non era nient'altro che la maniglia di un secchio recuperato lo stesso a casa nostra. Da una approssimativa analisi: i ladri sono venuti il giorno stesso dalle nostre parti per studiare la situazione. Hanno fatto un giro con la macchina e uno si è pure fermato.... La sera sono venuti con una macchina (rubata) che hanno parcheggiato al campo e si sono fatti un giro prima nella zona dei Luongo e poi nella nostra. La prima casa "visitata" è stata quella di Romeo. Sono entrati dalla porta e hanno cominciato a rovistare e... a mangiare (latte e biscotti, si vede che avevano fame). Non si sono fatti molti problemi: sono saliti al piano di sopra ed hanno rubato soldi e telefonini anche dai comodini vicino ai letti, i quali erano occupati da persone che dormivano. Un telefonino vecchio lo hanno lasciato. Erano più di uno e si sono divisi i compiti. Probabilmente uno per ogni casa rimanente (la mia, quella di Gianluigi e quella di Vienna).

A casa mia si sono fatti prima un giro lungo il perimetro della casa: ce ne siamo accorti dalle bucce di banana (poi prelevate dai carabinieri come prova) lasciate attorno a casa.