Cominciamo dalle mie... ne ho fatte tante che solo con quelle potrei riempire tutto il sito. Tanto per dirne una mi è capitato un paio di volte di prendere una bottiglia di acqua dal frigorifero per bere e di posare la bottiglia sul lavandino e il bicchiere nel frigorifero :-)).
Un'altra volta poi combinai probabilmente la fantozzata del secolo... quella mattina pioveva e dovendo andare all'università ho preso l'ombrello e mi sono avviato... ad un tratto faccio per alzare lo sguardo (è risaputo che io guardo sempre per terra :-)) e mi accorgo che un gruppetto di ragazzi mi guarda e ride. "Ho capito che sono ridicolo ma mi sembra troppo :-)" penso. Dopo un po' mi accorgo che ero già entrato nell'università da un bel po' e ancora tenevo l'ombrello aperto.
Successo qualche anno fa. Passeggiavamo con la macchina del play io, lui e altri ragazzi... arrivati all'incrocio per remolino il play accosta per fare manovra. Passa una regata... il play: "oh dev'essere patemo" . C'eravamo noi nella regata....
Seconda macchietta: sempre a passeggio nella regata. Ad un tratto nella macchina comincia a sentirsi un'odore, però non si sentiva bene... il play dopo aver inspirato un paio di volte abbassa lo stereo e ricomincia :). Della serie: abbassa lo stereo che non sento l'odore :).
Poi ci sono altre strane abitudini del personaggio: ha, giustamente, un rispetto assoluto della sua macchina e quando deve controllare la pressione delle gomme non usa il piede ma il dito ahahah. Poi cambia l'olio della macchina talmente spesso che noi gli facciamo la battuta:"Play quando cambi l'olio conserva il vecchio che ci friggiamo due patatine".
Vietato ai minori
Ci trovavamo una sera a Felitto in
mezzo alla via e avendo uno della comitiva, precisamente
Antonio Guglielminpietro detto Guly, un abbonamento flat ad
internet, decidiamo di intrufolarci nello studio di papà per
collegarci ad internet. Apriamo il nostro programma di chat
preferito, C6, e cominciamo a chattare... più che chattare ci
divertivamo a prendere in giro: usavamo un nick da donna,
puttanella (ci arrivavano 30 chiamate al minuto :)) per
prendere in giro i fessi che ci capitavano sotto tiro. Dopo un
po' becchiamo in chat un nostro amico... quale occasione
migliore! Cominciamo a chattare con lui usando toni diciamo
equivoci e questo dopo un po' comincia a prenderci gusto
:). Gli diamo il numero di telefono per farci chiamare. Dopo
un po' arriva una telefonata... Guly tutto contento per il
pollo che aveva abboccato risponde con una voce tutta
suadente, diciamo da travestito, e dice:
"Prooontoooooooo" . Dopo un secondo diventa tutto rosso
e dice: "Oh papà" . Non era il nostro amico, era
il padre che lo chiamava per farlo ritirare :). Noi nel
frattempo già ci eravamo piegati in due dalle
risate... secondo me non abbiamo mai riso tanto... dopo un
quarto d'ora ancora eravamo buttati a terra a ridere :).
All'epoca del fatto i lavori alla piazzetta non erano stati ancora fatti e ci potevano passare e parcheggiare le macchine. Era la notte di San Silvestro e io e un amico stavamo scendendo dall'altra piazzetta (G. Pecori) per la discesa quando ad un tratto sentiamo un bottacchione (chi non quanto :)). Facciamo per guardare e vediamo la macchina del campion du brasil imbrascata in una macchina parcheggiata. Praticamente mentre faceva retromarcia per partire, in quella piazza in cui tranquillamente faceva manovra un pullman, è sbattuto in una macchina parcheggiata. Più tardi scopriremo che mentre faceva retromarcia si era distratto per fare cerimonie con la ragazza :).
Per una volta un esempio in cui i "due pesi e le due misure" sono andate a mio vantaggio. Erano i tempi della scuola media. La prof. (o la Signora? no la Signora alle scuole elementari) stava correggiendo i compiti di italiano quando ad un tratto: "pasQUALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE hai messo una e senza l'accento!!!!!!"... ma detto così forte che per poco veniva giù la scuola. Va Pasquale per vedere e fa notare alla prof. che il compito non era il suo ma... il mio :). La prof. improvvisamente diventa calma e dice: "Ma Giovanni dai cosa hai fatto..vabbè"
Sempre alle scuole medie, io e lui, eravamo vicini di banco. Un giorno nell'intervallo prendiamo le carte e cominciamo a giocare. All'improvviso entra la prof. (sempre la stessa, che brava professoressa :)) e noi per coprire le carte ci buttiamo con le braccia sul banco... con scarsi risultati visto che soprattutto io non riesco a coprirle bene. Va la prof.:PASQUALEEEEEEEEEEEEEe quante volte ti ho detto di non giocare a carteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee"
Vi racconto del compare che a 17 anni quando frequentava le superiori a Battipaglia ogni tanto si trovava a giocare a pallone con la sua classe contro altre classi. Un giorno mentre stava facendo l'impostatore davanti alla porta avversaria gli capita il pallone sul piede, tira e fa gol (per i curiosi il portiere avversario era il fruttolo :-)). Tutti restano increduli, i suoi compagni e perfino gli avversari cominciano a festeggiarlo e per poco non lo sollevano e portano in trionfo. Uno spettatore vedendo che anche gli avversari lo festeggiavano chiede spiegazioni ad uno di loro che gli risponde :"Sono 17 anni che non segna!".